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Calcio

23/06/2015 | 08:37

Calcioscommesse, Catania: arrestati sette dirigenti, gare "comprate" già segnalate a task force Viminale

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ROMA - La Polizia di Stato di Catania ha eseguito 7 ordinanze di custodia cautelare a carico di dirigenti del Calcio Catania ritenuti responsabili di frode in competizioni sportive e di truffe, con lo scopo di alterare l'esito di alcune gare di Serie B, facendo vincere il Catania per evitare la retrocessione della squadra.

Il match Catania-Trapani dello scorso 11 aprile, secondo quanto appreso da Agipronews, era stato segnalato anche all’Uiss, l’Unità informativa Scommesse Sportive del Viminale, dopo che i bookmaker italiani che fanno capo al ministero dell’Economia avevano riscontrato picchi anomali nei flussi di scommesse. La gara era terminata per 4 a 1 in favore del Catania, le puntate erano state indirizzate in particolare sull’abbinata 1-over 2,5: in sostanza, il pronostico era sbilanciato sulla vittoria del Catania con almeno tre reti segnate complessivamente. I bookmaker autorizzati avevano progressivamente ridotto le possibilità di gioco, e il conseguente rischio, tagliando le quote fino a 1,55 per l’1 e 1,67 per over 2,5. Alcuni operatori, visti i flussi di giocate, avevano invece deciso di chiudere le scommesse sin dal lunedì, poche ore dopo la diffusione delle prime quote. La partita era stata segnalata alla magistratura anche da Federbet, che aveva registrato un eccesso di giocate sul Trapani vincente al 45’ e sull’accoppiata Catania-Over al 90’.

Sempre Federbet, nel rapporto presentato lo scorso 2 giugno al Parlamento Europeo, aveva segnalato sospetti di combine su altre tre partite del Catania: un altro match con il Trapani del 16 novembre 2014, la gara del 24 aprile 2015 con la Ternana e quella del 16 maggio 2015 con il Cittadella.

Tra gli arrestati ci sono il presidente del club, Antonio Pulvirenti, l'amministratore delegato Pablo Cosentino e il direttore generale Daniele Delli Carri. L'accusa è associazione per delinquere finalizzata alla commissione di diverse frodi sportive. Le indagini sono condotte dalla Digos della Questura di Catania, su ordine della locale Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, con l'ausilio di personale delle Digos delle Questure di Roma, Chieti e Campobasso e del Compartimento della Polizia Postale di Catania.

PG/Agipro

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