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Gossip

10/01/2015 | 15:20

Golden Globes 2015: “Boyhood” e “Birdman” in testa ai pronostici dei bookie

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LIVERPOOL - In lizza come miglior film drammatico per Golden Globe Awards quattro pellicole biografiche: il favorito per portarsi a casa il trofeo, secondi Stanleybet, l'acclamatissimo “Boyhood” di Richard Linklater, bancato a 1.13, forte di cinque nomination conquistate finora e del consenso entusiastico della critica. I rivali più accreditati dietro a “Boyhood” sono “The Imitation Game” (6.00), storia vera del matematico e criptoanalista Alan Turing, passato alla storia per aver decifrato inaccessibili codici della macchina tedesca Enigma durante la Seconda Guerra Mondiale, e “Selma – La Strada della Libertà”, a quota 15.00, film incentrato sulla lotta per i diritti civili della popolazione di colore degli Stati Uniti interpretato da David Oyelowo. Meno chance per “The Theory of Everything”, a quota 25.00, e “Foxcatcher” (41.00).
“Birdman”, black comedy, si presenta come favorito nella categoria “miglior musical/commedia”, svettando a quota 1.10. Seguono, a 8.00, la favola surreale di Wes Anderson “Grand Budapest Hotel” e, a 13.00, il musical “In To The Woods”, Chiudono la lista il battagliero “Pride” (28.00) e la commedia politically uncorrect “St. Vincent”, a quota 35.00.
Richard Linklater si attesta al primo posto (1.15) nella categoria “miglior regista”. Segue Alejandro Gonzales Inarritu (6.00), messicano. Ad essere nominata, seppur quasi semi-sconosciuta agli occhi del grande pubblico, la prima regista afro-americana Ava DuVernay, quotata a 13.00 per il suo lavoro in “Selma”. Bancato a 30.00 David Fincher. Ben poche possibilità per Wes Anderson che, nonostante il gioellino “The Grand Budapest Hotel”, visti i concorrenti e i rumors, sembra comunque avere poche chance: una sua eventuale vincita verrebbe ripagata ben 35 volte la posta in gioco.
Protagonista di “The Theory Of Everything”, Eddie Redmayne compare nella lavagna di Stanleybet a quota 1.15 nella categoria “miglior attore in film drammatico”: dovrebbe sbaragliare senza problemi la concorrenza, costituita in particolare dal connazionale Benedicht Cumberbatch, bancato a 4.70, in “The Imitation Game”, e da Steve Carell, a 18.00, impegnato nella lotta al malessere esistenziale in “Foxcatcher”. David Oyelowo, il Martin Luther King di “Selma”, è ben più lontano, a quota 28.00.
Una delle first lady del cinema americano, Julianne Moore, bancata a 1.10, si prepara a conquistare  il suo primo Golden Globe grazie alla sua performance nel commovente “Still Alice”. La Moore non dovrebbe temere più di tanto la concorrenza di Reese Witherspoon in “Wild”, a quota 8.00, né tantomeno quella di Felicity Jones per “The Theory of Everything”, e di Jennifer Aniston in “Cake”,bancate entrambe a 18.00.
Pressoché scontata la vittoria di Michael Keaton, in procinto di portarsi a casa il Golden Globe come “miglior attore di commedia” grazie al suo vivace ritratto di un ex divo del cinema impegnato in un faticoso esordio sul palcoscenico in “Birdman”: la sua quota è 1.06. Seguono il serafico Ralph Fiennes (10.00) in “The Budapest Hotel” e Joaquin Phoenix (15.00), in “Inherent Vice”.
Le due attrici con maggiori chance di portarsi a casa la statuetta come “migliore attrice di commedia” sono Emily Blunt, fra le star del musical “In To The Woods”, a quota 1.70, e Amy Adams, a quota 2.20, già premiata l'anno scorso e ora di nuovo in lizza per il suo ruolo in “Big Eyes”.
RED/Agipro

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