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04/05/2017 | 14:46

Betting on football, Personeni (Trading services Betradar): "Tecnologia trasforma ruolo del quotista e gestione del rischio"

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LONDRA - Ruolo del quotista, impatto del mercato asiatico, strategie per evitare i pesanti payout delle prossime settimane. Ne abbiamo parlato con Paolo Personeni, capo dei servizi di trading di Sportradar, il principale fornitore di quote e dati per i bookmaker italiani, a margine di "Betting on football 2017" in corso a Londra.


La figura del quotista è destinata a divenire secondaria, come qualcuno ha detto negli incontri di questi giorni?

La scrittura delle quote è ancora fondamentale ma è sempre più aiutata dalla tecnologia. Sui grandi mercati ci sono fonti storiche che forniscono le bande di oscillazione delle quote: magari ci dicono negli ultimi cinque-dieci anni come sono andate certe scommesse, con un massimo e un minimo. Nei mercati molto liquidi, il trader ha comunque un ruolo. Certo, è in evoluzione, come avviene nelle auto: in passato tutti noi controllavamo l'acqua e l'olio, ora non più. La macchina però non decide dove andare, occorre l'uomo. Nella gestione delle quote la tecnologia è fondamentale ma per quanto riguarda la profilazione del player, serve la grande esperienza del trader. È un'evoluzione del ruolo, occorre sapere sempre meglio cosa fa il sistema e le logiche del modello matematico, piuttosto che essere esperto di calcio, che resta comunque necessario. Sta già avvenendo nei mercati finanziari, i trader si intendono di finanza - certo - ma prima avevano i bigliettini in mano, ora fanno da supervisor e intervengono quando la realtà va oltre l'andamento "normale". Il quotista ha un ruolo centrale nelle leghe minori o in quelle con bassa liquidità: in quei casi, il modello matematico può portare fuori strada il bookmaker e quindi serve l'intervento umano. D'altro canto, se rinunciassero all'uso di modelli le società dovrebbero assumere cinque volte il personale che hanno.


C'è il pericolo di una specie di "Quota unica" usata da tutto il mercato, con un'offerta troppo piatta per il consumatore?

La crescita di livello degli operatori e la tecnologia hanno spinto verso qualche forma di assimilazione del prezzo. Però se uno pensa di avere la quota giusta, deve essere in grado di sostenerla con la prova forza nel mercato. Più sei grande e meglio riesci a gestire. In futuro, è probabile che nascano diversi punti di liquidità, molto grandi e importanti, anche se è difficile che il mercato possa muoversi da alcune quote di riferimento. Su alcune nicchie si fa la differenza, però, e non dimentichiamo che i consumatori scelgono anche sulla base di un dettaglio o di un servizio supplementare che possono ottenere dagli operatori. Oggi è l'esperienza del consumatore a fare la differenza, la quota è solo una parte di questo quadro. I trader pensano che la quota in sé rappresenti l'80 o il 90 per cento del business ma non è più così.

Nel panel sul trading si discuteva di un possibile calo del mercato asiatico: è un dato che condivide?

Sui mercato asiatico, prima di tutto, i dati non sono tutti ufficiali. La nostra sensazione non è questa enon credo che l'Asia perderà il suo ruolo. Di solito li' si giocano alti volumi su un palinsesto limitato:  ora gli operatori stanno offrendo più mercati e quindi i volumi possono essere frammentati in futuro. Ci sembra però che l'Asia sia ancora saldamente al suo posto.


I payout negli ultimi due mesi sono stati particolarmente negativi per i bookmaker, anche italiani. Come ci si difende?

Sono situazioni che possono succedere, prima di tutto. Una delle scelte da fare è contenere i costi e limitare le sofferenze. Noi offriamo sul mercato un prodotto a margine garantito, che mette al riparo il banco: garantiamo una percentuale inferiore nel momento top della stagione, ma sicuramente evitiamo momenti complicati come quelli delle ultime settimane. Occorre guardare anche ai singoli mercati, mettendo su strategie di protezione per l'operatore. Questo sistema di protezione ancora non c'è, sarebbe necessaria una svolta culturale che ancora non è arrivata. NT/Agipro

 

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