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Slot & Vlt

23/09/2011 | 14:36

Astro: "Slot potenziate e mini-Vlt, progetti incompatibili fra di loro e per il mercato"

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astro slot potenziate e mini vlt progetti incompatibili fra di loro e per
il mercato

ROMA - "Le novità che il settore dovrebbe attendersi sarebbero caratterizzate da due diverse e incompatibili soluzioni tecnologiche, ovvero una nuova awp – plus, per rilanciare il comparto produttivo con un nuovo congegno da imporre forzatamente al mercato, e la mini – vlt, ovvero il definitivo abbandono del concetto di software residente anche per i congegni 'da bar', idoneo a cancellare in un attimo il comparto produttivo italiano". E' quanto si legge in una nota dell'associazione Astro, secondo cui le due ipotesi contenute nell'ordine del giorno con cui il Governo si sarebbe impegnato a rivedere le caratteristiche delle attuali new slot.
Secondo As.tro tale odg è incompatibile con le disposizioni contenute nell'ultima manovra bis che lascia ad Aams piena autonomia in merito alla creazione di nuovi giochi.
Si tratta di soluzioni che si "scontrano con gli obiettivi che erario e amministrazione devono perseguire su pressante invito governativo, ovvero mantenere l’attuale gettito garantendone al contempo l’incremento straordinario in ragione di 750- 1.000 milioni l’anno".

"La mini – vlt è un progetto di abbattimento dell’incidenza della forza lavoro nella gestione degli apparecchi installabili all’interno di luoghi non dedicati, cui si abbina una nuova concezione della filiera gestionale. - spiegano da As.tro - La comma sei A – plus è solo una 'ricetta' per creare una domanda di prodotti nuovi che neppure il più generoso dei contingentamenti pare abbia sufficientemente risollevato per accontentare un determinato segmento del comparto produttivo".
As.tro ribadisce, dunque, l'incompatibilità dei due sistemi, precisando che la "mini-vlt , adesso, non può garantire il mantenimento di una raccolta di 32 miliardi di euro assoggettati al 12,6% (che cannibalizzerebbe) con strutturale extra gettito annuale già a partire dal 2011; la comma sei a – plus, non può garantire il suo posizionamento sul mercato e la sua messa a pieno regime di operatività in un contesto economico di settore che non può far presagire il successo di una operazione di ri-cambio delle apparecchiature, neppure sotto forma di tappe frazionate nel tempo, come avvenne per la scadenza delle varie generazioni di nulla osta dei comma sei".
SA/Agipro
 

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