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04/07/2012 | 11:35

Black Slot: Astro, colpo di scena dalla richiesta del Pm

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black slot astro colpo di scena dalla richiesta del pm

VENEZIA - L’unico reato esistente nella vicenda delle "Black Slot" sarebbe il gioco d'azzardo commesso da esercenti e gestori che avevano installato i 100 mila apparecchi da intrattenimento (oltre il 40% del mercato in attività nel 2007), poi sequestrati dalla Guardia di Finanza. E' il parere dell'avvocato Michele Franzoso del Centro Studi Astro, secondo cui la richiesta finale del Pubblico Ministero rappresenta un inatteso "colpo di scena". Ieri a Venezia è stata confermata la richiesta di condanna per i tre responsabili della società produttrice del gioco (Nazionale Elettronica) per il reato di gioco d'azzardo, mentre la richiesta di condanna per il creatore del software del gioco e per i quattro dell'ente di certificazione (Cermet) è per i reati di falso ideologico e di gioco d'azzardo.

Secondo Franzoso, però, i reati contestati alla Nazionale Elettronica e alla Cernet non avrebbero sufficienti fondamenti logici, poiché nella fase delle indagini preliminari il "movente" del falso contestato sarebbe stata l'associazione a delinquere, accusa definitivamente caduta nel corso del processo. Mancherebbero dunque le motivazioni per il "falso ideologico", così come quelle per il gioco d'azzardo che, a questo punto, ricadrebbe invece sugli esercenti e sui gestori che avevano installato le macchine poi sequestrate. "L’epilogo logico che meno ci si aspettava è che alla fine la “colpa" cadesse sulla filiera del gioco, rea di aver sfruttato un congegno solo erroneamente autorizzato dall’Amministrazione". Per conoscere gli sviluppi bisognerà aspettare il prossimo 23 ottobre, data in cui è stata fissata la nuova udienza. FP/Agipro

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