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24/02/2010 | 11:50

Corte dei Conti, penali New Slot materia di prossima trattazione

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corte dei conti penali new slot materia di prossima trattazione

Dal nostro inviato alla Corte dei Conti, Paolo Giannace


Il giudizio sull’“eventuale danno derivante dai comportamenti di società concessionarie della gestione telematica”, le cosiddette penali New slot, sarà “materia di prossima trattazione” della sezione giurisdizionale per la regione Lazio della Corte dei Conti. E' quanto ha dichiarato il presidente della sezione, Salvatore Nottola, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della procura regionale. Il presidente ha ricordato come la recente pronuncia delle sezioni unite della corte di cassazione, del 4 dicembre 2009, consideri “l’attività svolta da una società – privata o pubblica – in virtù di concessione amministrativa è qualificabile come esercizio di una funzione amministrativa e determina l’inserimento della società stessa nell’apparato organizzativo della pubblica amministrazione dando luogo ad un vero e proprio rapporto di servizio”. Il giudizio sarà di “particolare interesse”, si legge ancora nella relazione del presidente della procura regionale, “perché vengono formulate ipotesi di responsabilità nuove rispetto a quelle solite e conosciute”.

Iannantuono: " I nostri criteri sufficienti a tutelare amministrazione"

La determinazione delle presunte penali New Slot proposta dalla procura regionale del Lazio della Corte dei Conti rappresenta per la Corte di Cassazione “un criterio utile e attendibile” che può evitare “possibili arbitrarietà nella quantificazione del danno, rivelando invece il processo logico sul quale è fondata la relativa richiesta di condanna”. È quanto si legge nella relazione di Pasquale Iannantuono, procuratore regionale della Corte dei Conti, presentata nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della procura del Lazio. Iannantuono ha ricordato come la Corte di Cassazione confermando la giurisdizione della Corte dei Conti in materia, abbia rafforzato quanto già espresso dal Consiglio di Stato secondo cui i criteri per la determinazione del danno utilizzati dalla Corte dei Conti sono “sufficienti a tutelare adeguatamente l’interesse dell’amministrazione per il corretto andamento della gestione del gioco e per la salvaguardia del conseguente introito erariale”.

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