Enada 2011, Schiavolin (Ad Cogetech): "VLT: mercato promettente ma partenza rallentata"

(n.t.) RIMINI - Lancio delle videolotteries, impatto sul territorio, percezione del mercato del gaming, concorrenza sleale dei totem telematici. Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Cogetech, affronta i temi “caldi” del settore da una punto di osservazione privilegiato, quello di “global player” presente in tutti i segmenti del mercato del gioco.

Schiavolin, è passato qualche mese dall’introduzione delle videolotteries, si può dunque stilare un primo bilancio?

“Il progetto Vlt è molto grande e complesso e sta avendo una dinamica un po’ differente dalle attese, in particolare per l’impatto sul territorio. Anche per il regolatore è un processo complesso da gestire, constatato che siamo arrivati tutti insieme sul mercato, con i conseguenti problemi di collaudo e rilascio delle licenze dalle questure. A questo si aggiunge che gli uffici regionali sono oberati di lavoro e hanno difficoltà ad accompagnare l’apertura delle sale".

Quali criticità pone un ritardo di questo genere agli operatori?

“Potremmo essere più avanti con il progetto, questa è la realtà, con il risultato che il mercato non ha ancora raggiunto la velocità di crociera prevista. C’è poi da evidenziare che gli operatori si aspettavano un ritorno sull’investimento più corposo. Per restare in casa nostra, Cogetech prevedeva di completare il collegamento della rete di videolotteries prima dell’estate, quando scadrà il nostro anno fiscale, mentre invece saremo solo al 70% del potenziale”.

Ci saranno effetti sui conti dei concessionari?

“I ritardi hanno e avranno un effetto negativo sui conti delle società che gestiscono le videolotteries. La situazione sul territorio, fatte le dovute differenze, ricorda quella vissuta dagli operatori dopo il bando di gara Bersani per le scommesse, con le grandi difficoltà di rilascio delle necessarie autorizzazioni. Contiamo ora su una progressiva accelerazione delle procedure: quello che ci conforta è la risposta commerciale dei nuovi apparecchi, che è effettivamente molto soddisfacente".

L’impatto delle vlt sul territorio si incrocia con il tema della percezione del mercato dei giochi di media e pubblico…

"Sì e qui c’è un equivoco di fondo che gli operatori vorrebbero chiarire e che chiama in causa il reale giro d’affari del settore. Siamo entrati in una fase che non esito a definire “operazione chiarezza”, che poggia su tre punti semplici: il rapporto tra l’investimento e il ricavo delle società che gestiscono i giochi, sottolineando un aspetto decisivo e cioè che i margini di guadagno sono sensibilmente – e in alcuni casi enormemente - inferiori a quelli di altre realtà industriali del Paese; il motore occupazionale, in chiara controtendenza rispetto all’andamento generale; l’indicazione di quanto i giocatori spendono davvero al netto della restituzione delle vincite. Il messaggio relativo al volume d’affari e alla raccolta è fuorviante e dà un’idea distorta dell’industria del gioco".

E’ ormai prossimo il lancio dei giochi da casinò online, dai quali saranno escluse nella prima fase le slot. Qual è la sua opinione?

"Credo che sia necessario applicare le regole e le limitazioni imposte dalle autorità e dalla legge sul territorio: va impedita la diffusione di terminali concorrenti – sostanzialmente deregolamentati e con una tassazione più favorevole - alle videolotteries. Lo stop provvisorio alle slot online di fatto favorisce il lancio delle vlt ma è necessario intervenire per limitare anche in futuro l’attività di totem telematici".

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