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Slot & Vlt

15/05/2013 | 13:24

Slot a Genova, Tar Liguria: distanze minime da luoghi sensibili valgono anche per tabaccherie

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GENOVA - Le distanze minime di 300 metri dai luoghi sensibili, previste dal regolamento comunale di Genova, valgono anche per le tabaccherie: è quanto ha stabilito il Tar Liguria che ha respinto il ricorso presentato dal titolare di una tabaccheria contro l'amministrazione del Comune, che gli aveva negato l'autorizzazione per l’installazione di quattro slot. 

Un rifiuto che arriva a pochi giorni dall'emanazione del Regolamento sale da gioco e giochi leciti approvato dal Consiglio Comunale che, tra le diverse misure, prevede anche una distanza minima di 300 metri di sale scommesse e sale VLT da scuole, luoghi di culto, impianti sportivi e centri giovanili, strutture residenziali, stabilimenti balneari, giardini e parchi pubblici e, «per evitare che la disponibilità immediata di denaro contante costituisca incentivo al gioco, all'interno del locale e in un raggio di 100 metri non potranno essere presenti sportelli bancari, postali o bancomat» o agenzie di prestiti e compro oro.

Per i giudici «il ricorso è infondato e va respinto» e la competenza del Comune viene ribadita: la la Legge Regionale, dalla quale il regolamento di Genova ha tratto spunto, «distingue espressamente tra sale giochi e gioco lecito nei locali aperti al pubblico», e nell'obiettivo di tutela e limitazione del gioco anche se lecito predispone «una disciplina uniforme che non avrebbe senso limitare esclusivamente alle sale giochi» le distanze minime di 300 metri, solo perchè «le rivendite dei tabacchi hanno già, nel proprio patrimonio, la possibilità di rivendere altri generi di giochi e scommesse». I criteri di determinazione delle distanze, ricordano i giudici, sono ispirate «alla tutela di determinati luoghi solo in ragione della normale utenza che vi fa capo», si legge nella sentenza. Inoltre, il fatto che l'uso delle slot sia vietato ai minori «non ha attinenza con la disciplina delle distanze». 

MSC/Agipro

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