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17/03/2014 | 15:20

Slot, Milano: ricorso su limiti orari, il 26 marzo di nuovo al Tar Lombardia

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slot milano ricorso su limiti orari il 26 marzo di nuovo al tar lombardia

ROMA – L'ordinanza del comune di Milano, che impone lo stop alle sale slot fra l’una di notte e le 10 del mattino, verrà nuovamente esaminata dal Tar Lombardia: i giudici amministrativi hanno già annullato con sentenza il provvedimento, mentre il prossimo 26 marzo si deciderà sugli effetti e in particolare chi è che deve provvedere sugli orari, se la Questura o il Comune. A novembre dello scorso anno il Tar Lombardia aveva bocciato l'ordinanza comunale, ritenendo il provvedimento illegittimo per mancanza di "chiarezza e trasparenza", inoltre il Comune – secondo i giudici - non ha avviato una istruttoria adeguata, nè una "consultazione con i gestori delle sale da gioco" o con le loro "rispettive associazioni", inoltre non sono state spiegate in maniera "puntuale" le ragioni della limitazione degli orari: non valgono le generiche "esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica".

Nel frattempo è intervenuto anche il Tar Lazio, chiamato a decidere sul ricorso presentato da due sale bingo del capoluogo lombardo, sottoposte alle limitazioni orarie: i legali delle sale hanno chiesto alla Questura – viste anche le ordinanze favorevoli – di poter raccogliere gioco senza limitazioni, ma non avendo ottenuto una risposta si sono rivolti al tribunale amministrativo romano. Il Tar ha ritenuto il ricorso non ammissibile, visto che la competenza sul regolamento è del Comune.

"Si tratta di una semplice sentenza in rito - sottolinea Cino Benelli, legale che ha seguito il ricorso - con la quale si afferma che, mentre era in vigore l'ordinanza del sindaco poi annullata la Questura ha correttamente rimesso la valutazione all’Amministrazione comunale in punto di orario. Di conseguenza, il TAR Lazio ha affermato che non sussiste più interesse alla decisione, dichiarando non ammissibile il ricorso per carenza di interesse ad agire.

La vera partita, però, si gioca dinanzi al TAR Lombardia il 26 marzo prossimo: in quella sede, il TAR Lombardia dovrà chiarire chi è competente oggi a decidere sugli orari dopo l’annullamento dell’ordinanza del sindaco".

PG/Agipro

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