Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 01/11/2024 alle ore 13:02

Slot & Vlt

13/01/2014 | 16:53

Slot, Pucci (Astro): "Servono norme nazionali, altrimenti il sistema implode"

facebook twitter pinterest
slot pucci astro servono norme nazionali altrimenti il sistema implode

ROMA - Lo Stato italiano deve riprendersi l'autorevolezza di applicare leggi chiare e univoche sul gioco, che valgano a livello nazionale, altrimenti il sistema è a rischio implosione: è quanto ritiene Massimiliano Pucci, presidente di Astro e vicepresidente di Confindustria Giochi, commentando l'ordinanza del Tar Lombardia che ha dato il via libera al regolamento di Lecco con cui si impone lo stop alle slot dalla mezzanotte alle 10 del mattino.
"A livello giurisprudenziale si è oramai consolidata l'opinione che vede nelle slot, apparecchi di gioco lecito, un grave pericolo per la salute individuale e il benessere psichico e sociale della popolazione - dice Pucci - Questa giurisprudenza d'assalto che conia principi giuridici dal sentire comune e che sino ad ora aveva risparmiato la compassata e rigorosa giustizia amministrativa, costituisce complemento di quello a cui stiamo assistendo nella giustizia civile, dove tematiche come eutanasia e procreazione vengono regolamentate con sentenze, riempiendo i vuoti legislativi  con la supplenza giudiziaria".
Secondo Pucci è necessario cambiare registro e mettere in chiaro che "i cittadini sono tutti uguali, da Bolzano a Mazara del Vallo e che quindi si proceda ad una legge univoca sul gioco lecito che specifichi come e dove possa essere esercitato, a quali condizioni e con quali eventuali limitazioni. Non è possibile continuare con la frammentazione locale di una disciplina attinente una attività gestita per lo Stato e dallo Stato, e accettare che il gioco faccia male in certe città e in altre no".
Il Tar Lombardia ha emesso un'ordinanza con cui "ha dato prova di volersi schierare a favore di una causa, e la motivazione adottata per rigettare una istanza cautelare dimostra come più che una Legge sia stato applicato un principio: se il gioco fa male il sindaco può disporre limitazioni per motivi sanitari. Questo - dice ancora Pucci - deve servire da incentivo per chiarire una volta per tutte la funzione del gioco lecito nel Paese", che ormai viene trattato come "un agente patogeno". Se lo Stato "non sarà in grado di disciplinarlo - conclude Pucci - in modo coerente con quelle che sono le sue funzioni istituzionali, allora l'implosione del sistema sarà imminente".
PG/Agipro

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password