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Slot & Vlt

19/07/2012 | 18:25

Tassa sulla fortuna, per le Videolotteries decide il Tar il prossimo 25 luglio

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tassa sulla fortuna per le videolotteries decide il tar il prossimo 25 luglio

ROMA - Difficile introdurre la tassa sulla fortuna per le Videolotteries dal prossimo 1 settembre, come previsto dal Decreto Fiscale: è quanto sostengono i concessionari delle slot machines, che chiedono al Tar Lazio di sospendere per le Vlt, le slot di ultima generazione, la tassa del 6% sulle vincite superiori a 500 euro.

La prossima udienza è fissata al prossimo 25 luglio. I concessionari avevano già ottenuto uno stop dal Tar Lazio a gennaio, prima che il Governo spostasse l'applicazione della nuova tassa sulle Videolotteries – già in vigore per SuperEnalotto e Gratta e Vinci - al prossimo 1 settembre. Un termine che i concessionari ritengono comunque troppo stretto e impraticabile anche se i collaudi dei Monopoli seguissero un ritmo serrato e frenetico per tutta la fine di luglio e per l'intero mese di agosto: sarebbe necessario modificare i sistemi di gestione del software delle macchine, compiere test accurati per evitare pericolosi 'bug' e ottenere la certificazione di Aams e Sogei dopo i necessari collaudi.

Ecco perché in molti ritengono necessaria una proroga. Anche se il percorso è di difficile realizzazione, per legge i Monopoli sono tenuti a far rispettare quanto previsto dalla legge: a maggio Aams ha inviato ai concessionari una nota in cui ribadisce come chi non adegua i software non potrà continuare a raccogliere gioco.


Ma la decisione del Tar potrebbe avere effetti non solo sui concessionari di gioco: dall'introduzione della Tassa sulla Fortuna il Governo stimava di incassare 150 milioni per il 2012, in gran parte proprio dalle Vlt. Bloccare le macchine - in pratica quasi nessuno dei concessionari potrebbe garantire di essere pronto al prossimo 1 settembre - metterebbe le 'ganasce' a un settore che nel primo semestre del 2012 ha garantito incassi per oltre 10 miliardi di euro e un contributo per l'Erario da 420 milioni.

Altro dubbio sollevato è se la norma sia da ritenere come una modifica tecnica e abbia 'saltato' il passaggio obbligatorio a Bruxelles: in questo caso la Commissione Europea - che sarebbe già allertata sulla vicenda - potrebbe imporre una disapplicazione della tassa. Proprio la Commissione Europea ha 'bacchettato' oggi Polonia e Lettonia sulle mancate modifiche alle norme tecniche in materia di apparecchi da gioco.
PG/Agipro

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