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Slot & Vlt

13/04/2010 | 18:05

Vlt, i dieci concessionari ai Monopoli: "Danneggiati da concorrenza online"

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vlt i dieci concessionari ai monopoli danneggiati da concorrenza online

(p.g.) Il futuro delle Videolotteries passa anche dalla regolamentazione del cash game e dei giochi da casinò online. E' quanto è emerso dall'incontro tra i Monopoli di Stato e i dieci operatori della rete new slot, che hanno in "consegna" anche il mercato futuro delle Videolotteries, le nuove macchine con jackpot previste nel Decreto per la ricostruzione dell'Abruzzo, e che chiedono tutela per i loro (cospicui) investimenti dalla possibile concorrenza di alcune forme di  gioco via Internet.
Nel meeting presso la sede di Piazza Mastai, gli operatori hanno sottoposto all'attenzione di Aams la necessità di adottare delle misure di salvaguardia per poter far partire il nuovo settore con il piede giusto, tutelando in prima battuta gli interessi erariali.
Attualmente la bozza per le linee guida del gioco online, relativa al poker cash game e ai giochi da casinò, prevede la possibilità di offrire "giochi slot/a rulli" con requisiti "comunemente usati nel gioco d'azzardo tradizionale/fisico".

Una disposizione parecchio attraente per gli operatori dell'online puro, in special modo per quelli che guardano con interesse alle nuove licenze che verranno rilasciate in applicazione della Legge Comunitaria. Ma la preoccupazione dei dieci operatori non verte sulla possibilità di mettere "una slot nel taschino", grazie all'offerta dei giochi anche su telefonini e smartphone, quanto sulla possibilità che le macchine virtuali, per altro con vincita massima ancora non definita, vadano in diretta concorrenza con le Vlt. Il pericolo nasce dalla possibile offerta delle nuove modalità di gioco online su apparecchiature al centro di una recente polemica: chi noterebbe differenze sostanziali tra un "totem" che riproduce una slot machine e una Vlt? Anzi, mentre per le Videolotteries il ritorno ai giocatori è fissato almeno all'85% su nuovo online spurio arriverebbe almeno al 90%. Con la differenza che ogni Videolotteries costerà 15 mila euro ad autorizzazione, oltre alle spese per collocarle in locali specifici e controllati, mentre per i "totem", apparecchiature molto più economiche, la battaglia sulla regolamentazione è ancora in corso.

La possibilità di "stoppare" le slot online risiede nella premessa della bozza programmatica, dove Aams si riserva il diritto di "modificare (o applicare in maniera selettiva)" i requisiti delle linee guida, per "assicurare l'integrità del gioco nel territorio nazionale".
Per garantire la partenza delle Videolotteries gli operatori hanno sottoscritto dei "business plan" onerosi con le banche: queste ultime potrebbero chiedere maggiori garanzie se lo scenario di mercato dovesse cambiare in corsa, garanzie che chiedono anche gli operatori per non far sfumare l'avvio a regime delle nuove macchine.
Altro punto toccato nella riunione di oggi la concreta possibilità di concedere l'articolo 88 del Tulps anche alle sale giochi, che attualmente hanno un articolo diverso del tsto sulla pubblica siciurezza (l'86), per l'installazione delle Vlt. I Monopoli sarebbero già al lavoro per trovare una soluzione condivisa anche con il Viminale.

Aams e concessionari cercano una soluzione condivisa

(p.g.) Monopoli e concessionari della rete New Slot studieranno insieme le possibili soluzioni per garantire misure di salvaguardia al mercato delle Videolotteries. E' quanto emerge dall'incontro di oggi, in cui i concessionari di rete hanno esposto le proprie preoccupazioni sulla possibile concorrenza alle nuove macchine derivante dalla partenza delle modalità di giochi da casinò online. Aams e gli operatori si incontreranno con cadenza settimanale per studiare un percorso tecnico che permetta una partenza con il piede giusto per le nuove macchine.
Gli operatori hanno fatto presente che l'offerta delle Videolotteries potrebbe risentire della concorrenza dei nuovi giochi da casinò online, in cui sono comprese anche le slot machine, o "giochi a rullo", in forma telematica, soprattutto se consentite sui cosiddetti "totem".
Si tratta di prodotti molto simili ma con costi di accesso e gestione assai diversi, oltre a differenti pay out per i giocatori. Da qui nasce la preoccupazione dei concessionari.
Per le Videolotteries il ritorno ai giocatori è fissato almeno all'85%, mentre per il gioco online arriverebbe almeno al 90%. Inoltre ogni Videolotteries è costata 15 mila euro ad autorizzazione, oltre alle spese per collocarle in locali specifici e controllati.
 

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