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Slot & Vlt

26/07/2012 | 17:07

Vlt, stop alla tassa sulla fortuna: per lo Stato 100 milioni di incassi in fumo, in 'salvo' rete da 39 mila macchine

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vlt stop alla tassa sulla fortuna per lo stato 100 milioni di incassi in fumo in salvo rete da 39 mila macchine

 

ROMA - Circa 100 milioni di euro: è quanto potrebbe costare all’Erario per l’intero 2012 il ’blocco’ sulla ’tassa sulla fortuna’ per le Videolotteries, le slot potenziate con jackpot fino a 500 mila euro. Già attiva dallo scorso primo gennaio per SuperEnalotto e Gratta e Vinci, la tassa - il 6% sulla parte di vincite che supera i 500 euro - è stata di nuovo bloccata con ordinanza dal Tar Lazio, che ha rimandato la causa presentata dai concessionari di rete alla Corte Costituzionale: i giudici amministrativi hanno accolto il nuovo ricorso dei concessionari, che contestavano la nota dei Monopoli di Stato in cui si ribadiva lo stop alla raccolta per chi non adeguava i sistemi di gioco entro il primo settembre (termine fissato per legge dal Decreto Fiscale).

La decisione del Tar - in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale, mette 'in salvo' il settore delle Videolotteries: circa 39 mila macchine distribuite in oltre 4 mila sale e location, che nel primo semestre del 2012 hanno garantito incassi per oltre 10 miliardi di euro e un contributo per l’Erario da 420 milioni, raccolta e contributo erariale che potrebbero raddoppiare da qui a fine anno.

Il Tar ha deciso di accogliere il ricorso, visto il "pregiudizio grave ed irreparabile" che lo stop indicato dalla nota di Aams avrebbe provocato, e di rimettere tutto al parere della Corte Costituzionale. La nota dei Monopoli è stata sospesa in via cautelare e la trattazione del merito della vicenda è stata fissata alla "prima udienza utile successiva alla pronuncia della Corte Costituzionale sulla questione di legittimità" del provvedimento.

Dall’introduzione della Tassa sulla Fortuna il Governo stimava di incassare 150 milioni per il 2012, in gran parte proprio dalle Vlt. Ad esempio dai jackpot centrati da inizio anno per il SuperEnalotto - i 94 milioni vinti il 19 maggio e 21 milioni centrati il 24 maggio - lo Stato ha incassato ’appena’ 7,2 milioni di euro.

I concessionari avevano persentato ricorso perchè ritenevano impossibile da rispettare il termine del 1° settembre: non ci sarebbe il tempo per adeguare i sistemi software, testarli e renderli inattaccabili e sicuri al 100%, superando la certificazione di Aams e Sogei.

PG/Agipro

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