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Attualità e Politica

10/11/2021 | 09:32

Giochi, Minenna (Adm): "Affrontare il tema della stratificazione normativa e razionalizzare l'offerta per contrastare l'illegale"

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ROMA - Nel settore giochi «si è verificata una stratificazione normativa che non aiuta» e «purtroppo esiste un settore parallelo con infiltrazioni della criminalità», in cui «sono presenti questioni commesse al riciclaggio e altri illeciti». Per questo, «da oltre un anno, l'Agenzia ha avviato confronti istituzionali con tutti gli operatori per arrivare a delle proposte concrete e condivise che possano essere oggetto di valutazione della Commissione, in una logica di riforma» del settore, con l'obiettivo di «razionalizzare l'offerta di gioco pubblico». Lo ha ricordato il direttore generale dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, in audizione nella Commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico. 

LE GARE - Non aver affrontato il problema della stratificazione normativa «porta a un contenzioso amministrativo. Ci sono delle questioni di legge irrisolte e degli inadempimenti delle amministrazioni dello Stato tali per cui il gioco prosegue con delle operatività che risiedono su accordi o contratti che richiedono degli interventi normativi su misura», ha spiegato. «Si è costretti a fare delle proroghe perchè le gare non sono realizzabili. Il tema delle gare va affrontato in maniera strutturata» e «serve una preliminare proroga per gli operatori»

LE PROPOSTE ADM - L'esigenza di un testo unico «è collegata al fatto che la normativa ormai è troppo stratificata, sia a livello di disciplina nazionale, sia a livello locale. La nostra proposta è di far partecipare Comuni e Regioni al gettito erariale». Un punto chiave è anche «la creazione di un albo degli operatori del gioco pubblico», perchè «il Ries non è lo strumento» più adatto. Inoltre lo strumento della tessera sanitaria è insufficiente», ha spiegato. «Manca una regolamentazione ministeriale del blocco dei conti» e «va risolto anche il problema del gioco pubblico per i residenti all'estero». Inoltre «servono degli adeguamenti sul preu, per rendere funzionale il sistema» e «bisogna puntare sul whistleblowing: non va bene che i concessionari non abbiano un percorso guidato per segnalare una cosa illegale».

GIOCO ILLEGALE - Proprio il contrasto al gioco illegale è uno degli aspetti fondamentali per l'Agenzia. «Una delle questioni più critiche - segnalata anche da alcune ricerche, come quella dell'Eurispes, e dal procuratore nazionale antimafia - è il fatto che c'è una domanda di gioco anelastica» e «c'è il rischio che i giocatori si rivolgano ad ambiti non regolati», ha ricordato. «In alcuni casi c'è una partecipazione al gioco illegale consapevole, ma in altri casi vengono creati dei punti gioco autorizzati "legalmente vestiti", ma che legali non sono. Durante la pandemia l'Agenzia ha attivato il Copregi, uno strumento con cui è stato possibile arrivare alla chiusura di oltre 200 sale illegali in 100 Comuni, a riprova del fatto che l'Italia era chiusa, ma queste attività illegali proseguivano. Le attività sono ancora in corso, anche in questo mese abbiamo pianificato altre operazioni per colpire questi giochi "legalmente vestiti"», ha concluso.

MSC/Agipro

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