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Attualità e Politica

13/02/2019 | 18:17

Giochi, Tar Sardegna: "Limiti orari tutelano la salute dei cittadini"

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ROMA - Gli orari di apertura delle sale giochi devono essere stabiliti in base a esigenze private e a esigenze pubbliche, soprattutto se entra in ballo la salute dei cittadini. Lo ribadisce il Tar Sardegna nella sentenza che respinge il ricorso di una sala slot contro i limiti orari del Comune di Sestu, in provincia di Cagliari: l'ordinanza sindacale entrata in vigore a giugno 2018 prevede l'attività di sale e apparecchi da gioco dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ora 18 alle ore 23. Le «problematiche concernenti la disciplina degli orari di apertura e funzionamento delle sale gioco autorizzate - scrive il Collegio - costituiscono un terreno particolarmente sensibile e delicato nel quale confluiscono e devono essere adeguatamente misurati una pluralità di interessi, sia privati sia soprattutto pubblici e generali relativi alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e della salute pubblica, quest’ultima in relazione al pericoloso fenomeno, sempre più evidente, della ludopatia». Proprio in base alla tutela della salute il Sindaco ha la facoltà di disciplinare gli orari delle sale da gioco, un potere che «non interferisce con quello degli organi statali». Il Tar conferma anche la solidità dell'istruttoria alla base dell'ordinanza: «Assumono rilievo i dati pubblicati sul sito istituzionale del Consiglio regionale, dai quali emerge che la Sardegna si colloca tra le prime regioni italiane per diffusione del gioco d’azzardo, come confermano anche i dati trasmessi dalla Asl al Comune di Cagliari circa l’elevato numero di pazienti in cura per “disturbo da gioco d’azzardo”». Legittime, infine, anche le sanzioni disposte dal Sindaco in caso di ripetute violazioni. LL/Agipro

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