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Gratta e Vinci

10/05/2010 | 10:08

Bando gratta e vinci: dal no del Tar alla riabilitazione del Consiglio di Stato

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bando gratta e vinci dal no del tar alla riabilitazione del consiglio di stato

(red) Il bando di gara ha avuto un iter travagliato. Il 12 ottobre 2009, giorno della presentazione delle offerte, l'unica busta pervenuta alla sede dei Monopoli di Stato è stata quella del Consorzio Lotterie Nazionali, guidato da Lottomatica e attuale concessionario unico per i gratta e vinci. Nel novembre, a seguito di ricorso di Sisal, il Tar ha annullato il bando, per mancanza di effettiva par condicio dei concorrenti. Nel mirino, l'una tantum di 800 milioni, la cui ripartizione non risultava “coerente con la quota di mercato che viene comunque assicurata in partenza al concessionario (il Consorzio Lotterie, a cui le norme permettevano di proseguire nelle distribuzione dei gratta e vinci attualmente sul mercato fino al 31 dicembre 2012, ndr)”. Su ricorso di Monopoli di Stato e Ministero delle Finanze e successivamente anche di Lottomatica, il Consiglio di Stato, dopo la seduta del 9 marzo 2010, ha ripristinato il bando, contraddicendo i rilievi del Tar. Unica clausola annullata, perché ritenuta discriminatoria, quella che consentiva al Consorzio Lotterie Nazionali di continuare a distribuire i tagliandi della vecchia concessione anche nella nuova gestione, fino al 31 gennaio 2012. Sulla base della sentenza del Consiglio di Stato, l'Amministrazione dei Monopoli ha riaperto la procedura per la presentazione delle offerte, con scadenza 10 maggio.
 

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