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Gratta e Vinci

12/10/2009 | 16:15

BANDO GRATTA E VINCI - DI LOTTOMATICA L'UNICA OFFERTA

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(red) Scaduti alle 16,00 di oggi i termini per la presentazione delle domande, soltanto Lottomatica ha partecipato al bando per la gestione dei Gratta e Vinci a partire dal 1° giugno 2010. Il principale operatore italiano nel settore giochi, che guida il Consorzio Lotterie Nazionali, attuale gestore unico dei Gratta e Vinci, ha presentato nelle sede dei Monopoli di Stato la relativa documentazione verso le 14,00. Snai, Intralot e Sisal hanno invece deciso – contrariamente ai rumors della vigilia – di non avanzare la propria candidatura alla gestione dei “grattini”, un business da 9,2 miliardi di euro nel 2008. Secondo i termini della gara, Lottomatica dovrà versare allo Stato una una tantum di 800 milioni: 500 per l'anno in corso, 300 per il 2010. Un esborso che sarebbe stato diviso con altri candidati (massimo 4, secondo i termini della gara) nel caso si fossero presentati. E' stata del resto proprio la notevole entità dell'una tantum a scoraggiare la maggior parte dei possibili partecipanti. Secondo quanto prevede il bando, l'aggio del concessionario non può essere superiore al 3,9%, mentre l'8% rappresenta la commissione da versare al punto vendita. Alle vincite dovrà essere destinato non più del 75% dell'ammontare delle giocate. L'apertura delle buste è fissata per il 15 ottobre ma sul bando pende la richiesta di annullamento presentata da Sisal in un ricorso al Tar del Lazio. La decisione del tribunale amministrativo dovrebbe arrivare mercoledì 14.   SISAL: “CONDIZIONI ECONOMICHE PROIBITIVE”
 (red.) Scaduto il termine per la presentazione delle offerte per l'assegnazione della concessione delle lotterie nazionali ad estrazione istantanea Gratta e Vinci, Sisal comunica che “dopo aver valutato il progetto in modo molto approfondito, anche con il supporto di partner nazionali ed internazionali, ha scelto di non presentare un'offerta in considerazione dei termini e delle proibitive condizioni del bando che, di fatto, hanno reso economicamente non conveniente la partecipazione alla gara”. Il Gruppo Sisal – prosegue la nota - aveva “auspicato l’apertura del mercato delle lotterie ad estrazione istantanea a nuovi operatori, una maggior diffusione del gioco e un’offerta differenziata di prodotto e aveva quindi guardato con grande favore ed interesse alla pubblicazione del bando di gara”.   SNAI UFFICIALIZZA IL NO ALLA GARA
(b.r.) ROMA - "Avevamo chiesto una proroga dei tempi per trovare la copertura finanziaria. Non è stata concessa, rinunciamo alla gara". Così Maurizio Ughi, presidente Snai spiega ad Agipronews perchè la società non parteciperà alla gara del Gratta e Vinci di cui oggi è prevista la scadenza per la presentazione delle offerte. "Avevamo cercato la combinazione con Poste Italiane ed altri operatori . Tali soggetti - chiarisce Ughi - non hanno avuto per ora il coraggio di impegnarsi in questo senso. Qualche giorno in più sarebbe stato a noi utile per convincere in particolare Poste Italiane, che ritenevamo potesse essere il principale partner, ad accettare la nostra proposta e maturare la prospettiva della bontà dell'operazione". Il presidente Snai non nasconde che l'interesse per il bando c'era: "La nuova gara era per Snai di certo un'opportunità da cavalcare, ma il momento contingente non era propizio per un impegno trop po oneroso, visti anche gli investimenti recentementi fatti per il nuovo bando per le agenzie ippiche e quelli che stiamo facendo sul fronte delle videolotteries".   ANTONOPOULOS (CEO INTRALOT): “RITORNO ECONOMICO TROPPO BASSO”
 (c.r.) ATENE - “Intralot ha deciso di non partecipare alla gara per l'aggiudicazione della concessione dei gratta e vinci e focalizzerà i propri investimenti sulle videolotteries, che garantiscono un maggiore ritorno economico”. E' quanto ha dichiarato Constantinos Antonopoulos, Amministratore Delegato di Intralot, in merito al bando di gara sulle lotterie istantanee, per le quali nel pomeriggio di oggi si è chiuso il termine di consegna delle offerte. “Il ritorno economico di un significativo investimento sarebbe stato troppo basso – ha proseguito Antonopoulos – a causa degli specifici termini e condizioni della gara”.

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