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Gratta e Vinci

27/11/2009 | 13:44

GARA GRATTA E VINCI – AAMS AL CONSIGLIO DI STATO, TRA LE IPOTESI ANCHE UN NUOVO BANDO

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gara gratta e vinci aams al consiglio di stato tra le ipotesi anche un nuovo bando
 (red.) Nessuna drammatica ripercussione sulle entrate erariali, ma un ormai certo ricorso in seconda battuta al Consiglio di Stato da parte dei Monopoli di Stato dopo l'annullamento del bando di gara del Gratta e vinci da parte del Tar Lazio. E' quanto ha ribadito recentemente il sottosegretario all'Economia con delega ai giochi, Alberto Giorgetti, che ha inoltre sottolineato come da parte dei Monopoli di Stato sia stato dato seguito alle indicazioni contenute nella norma.
Rimane alla finestra il Consorzio Lotterie Nazionali, unico partecipante alla gara e attuale gestore guidato al 63% da Lottomatica, che ha preso atto della sentenza del Tar. "Siamo in attesa di conoscere quali saranno le determinazioni dell'Amministrazione Monopoli, destinataria del ricorso su cui si è pronunciato il Tar, in merito a possibili azioni ricorrenti presso il Consiglio di Stato. Da parte nostra - ha spiegato Lottomatica - siamo pronti ad operare in qualunque scenario si vada profilando. Siamo preparati a garantire comunque la continuità della concessione di cui siamo titolari in ragione dell'interesse generale rappresentato dalla continuità del gettito erariale".   Il Consiglio di Stato, però, è solo uno dei "campi di battaglia" in cui verrà affrontata la questione, visto che il bando avrebbe almeno altre due spade di Damocle: il giudizio dell'Antitrust e quello della Commissione Europea, a cui Sisal si è già rivolta oltre un mese fa. La riformulazione del bando, con l'una tantum ripartita proporzionalmente per le quote potenziali di mercato dei soggetti interessati, potrebbe essere una strada meno dolorosa e forse anche maggiormente redditizia per le entrate statali. Anche Intralot, uno degli altri possibili grandi operatori potenzialmente interessati alla partecipazione, ha evidenziato come potrebbe rientrare in gioco, se si dovesse adottare una soluzione del genere.
“È auspicabile che un futuro bando tenga conto degli indirizzi dati dal Giudice Amministrativo e consenta quindi una partecipazione più estesa anche agli altri grandi operatori, tra i quali sarà presente sicuramente la Intralot” ha dichiarato l'AD della società Enea Ruzzettu, sottolineando come la sentenza dei giudici amministrativi abbia “sancito tra l’altro il contrasto del bando con i principi comunitari e nazionali di proporzionalità e non discriminazione, sia per gli aspetti legati alle modalità con cui è stata prevista la ripartizione della somma d’ingresso, non in linea con la quota di mercato assicurata in partenza all’attuale concessionario”.   In via ipotetica, secondo le stime degli analisti del settore, un secondo concorrente con un potenziale di mercato del 20% circa potrebbe raggiungere una raccolta annua stimabile in circa 2,5 miliardi di euro, con nuove entrate erariali fra i 400 e i 500 milioni di euro annui, senza pregiudicare l'intero importo dell'una tantum (500 milioni da versare entro il 2009, altri 300 nel 2010) che verrebbe però suddiviso tra più competitor. L'investimento sulle diverse "fette di mercato" ritornerebbe ad essere di interesse primario e profittevole in tempi più rapidi, con il possibile reingresso di attori importanti (da Poste Italiane fino a primari istituti di credito) che hanno mostrato anche nelle fasi preliminari della gara come il settore possa attrarre investimenti anche al di fuori dei classici "player" del comparto giochi.

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