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Lotteria Italia

08/10/2004 | 14:38

BONOLIS: "AFFARI TUOI E LA LOTTERIA ITALIA? COME IL CACIO SUI MACCHERONI"

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bonolis affari tuoi e la lotteria italia come il cacio sui maccheroni
(e.p.) Paolo Bonolis come re Mida? Il Direttore Generale dei Monopoli di Stato, Giorgio Tino, sul successo della Lotteria Italia è stato chiaro: "Con ‘Affari Tuoi' Bonolis ha dato una marcia in più". Il Consorzio Lotterie Nazionali, ovviamente, gongola. Per l'individuazione dell'uomo giusto, certo, ma anche e soprattutto per aver avuto ragione nella coraggiosa scelta di abbandonare la fascia serale e il varietà del sabato sera, per quella preserale (con l'eccezione della puntata "large" del mercoledì denominata Affari Tuoi - Lotteria). Insomma, se la Lotteria Italia sta conoscendo una seconda giovinezza (oltre il 20% in più nella vendita biglietti rispetto allo scorso anno, per un totale di 4,2 milioni di tagliandi venduti) lo si deve solo al genio di Paolo Bonolis e del suo gioco delle scatole. Il resto sarebbero dettagli, compresa la formula di un programma - di cui Bonolis è anche autore - che sembra fatta apposta per ospitare la Lotteria "perché di fatto - dice l'arguto presentatore - è essa stessa una lotteria e dunque è come il cacio sui maccheroni". Sarà pur vero ma Bonolis è comunque un vincitore. Dopo aver battuto Striscia ecco questo risultato della Lotteria Italia che è tornata clamorosamente alla ribalta. Bravo, non c'è che dire. "Cerco solo di fare del mio meglio - si schermisce mentre butta un occhio sulla scaletta della puntata che registrerà a breve - ed è anche vero che non ci si può allargare molto in "Affari tuoi": questo format concede veramente poco spazio. io però, me lo prendo e il risultato è senza dubbio gradevole. Anche perchè non so mai chi mi trovo davanti, è gente che non conosco e che devo imparare a conoscere anche basandomi sulle sensazioni del momento. Tutto è dunque un'improvvisazione, che però funziona e viene meglio quando mi diverto. sono contento che ai risultati d'ascolto corrisponda anche un incremento della vendita dei biglietti della Lotteria ma non mi prenderei tutto il merito, molto dipende anche dal programma". Inutile ricordare che con Panariello, mica uno qualunque, la vendita dei biglietti della Lotteria non aveva rispettato le aspettative ma anche lì, a parere di Bonolis, era tutta una questione di programma. "Nel sabato sera di Giorgio, un grande varietà televisivo, - ricorda Bonolis - la Lotteria era un corpo estraneo che zavorrava il programma così come, viceversa, il programma zavorrava la Lotteria: non se ne poteva uscire. "Affari Tuoi" è diverso, è come aver avuto successo portando la tombola in televisione. Non ci vuole grande maestria, ma in fondo sono sempre le cose semplici quelle più gradite dal pubblico". Improvvisare, dunque, con garbo e gentilezza. Anche se ci si è spesso chiesti se dietro la salace ironia e le battute spiazzanti di Bonolis si celi una personalità in fondo un po' perfida. Lui sorride, sornione, davanti a questa considerazione e svela. "Non è questione di cattiveria, anzi, è il contrario. Quando uno è sereno nei confronti dell'esistenza riesce anche ad interloquire con il prossimo con più trasporto e dunque ad entrare in una sintonia che permette di dire verità scomode o bonarie prese in giro senza, però, toccare più di tanto". Questione di talento, intelligenza o solo fortuna? E, a tal proposito, come si commenta quest'ultimo vezzo del presentatore di aver creato, intorno al suo riverito posteriore, aspettative taumaturgiche quasi miracolose quando si tratta, appunto, di fortuna? Bonolis: "Il mio posteriore non porta più fortuna del suo - ride - ma anche lì l'importante è crederci. La vita è fatta di alti e bassi e questi ultimi possono sembrare meno pesanti se solo si ha la forza di considerarli episodi della vita comunque importanti. Noi siamo ciò che vogliamo essere e ciascuno di noi è artefice del proprio successo, ma l'importante, ripeto, è avere una serenità interiore che consenta di affrontare tutto, anche il peggio, con il dovuto coraggio". E' questo che cerca di infondere ai suoi concorrenti quando perdono cifre enormi, forse l'unica grande occasione della loro vita? Ancora una risata: "Talvolta mi trovo davanti a persone che scolorano in volto davanti a un bivio, ad una scelta che può cambiargli la vita. E quando perdono tocca spesso trovare qualcosa che li smuova da un improvviso rigor mortis e le assicuro che non è facile, ma in quell'occasione si può dire qualunque cosa, tanto nessuno ascolta più". Una curiosità: qual è stata la puntata in cui lei si è più divertito? "Quando abbiamo ospitato l'autista di un sindaco di una città del sud. All'inizio ha cominciato ad andare molto bene, e man mano che vinceva cercava di affrancarsi sempre più dal suo datore di lavoro che, evidentemente, non amava. Si è allargato parecchio questo concorrente, ma ad un certo punto la sorte ha girato le spalle e lui si è trovato con le spalle al muro: a quel punto si è “azzerbinato” in maniera indecente, un atteggiamento tipicamente italiano". E quando è stato, invece, che ha provato imbarazzo? "Mi succede tutte le volte che qualcuno perde l'occasione della vita, forse davvero l'unica che ha avuto fino a quel momento. Ma è solo un attimo, poi ritorno ad essere lucido...". Dopo "Affari tuoi” sarà Sanremo. Che fa, trema? "No, cerco solo di non pensarci. Quindi, mi faccia il favore: non me lo chieda...".

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