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10/06/2005 | 18:57

TOTOCALCIO (CONARI): "NO ALLE SCHEDINE ESTIVE CON PARTITE ESTERE"

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totocalcio conari no alle schedine estive con partite estere
(red.) Le schedine costruite su palinsesti interamente formati da partite di squadre estere o rappresentative nazionali sono controproducenti per i concorsi Totocalcio e Totogol. A ribadirlo in una lettera aperta indirizzata ad Antonio Tagliaferri, Direttore Centrale per i giochi dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato è il Conari (Comitato Nazionale Ricevitori). Le perplessità riguardano le notizie secondo le quali il Totocalcio e il Totogol proseguiranno durante l’estate, inserendo in palinsesto campionati esteri e partite relative agli impegni delle nazionali, nonché gare di Intertoto e di preliminari Champions League. “Il Conari – si legge nel comunicato – ha spiegato in maniera ampia quanto possa essere dannoso e deleterio operare delle scelte forzate senza interpellare la base e senza senso per una serie di controindicazioni che vengono dai dati economici relativi a questa specie di concorsi. Constatiamo che si continua a perseguire l’obiettivo di proporre sempre più concorsi sportivi infrasettimanali e sempre più concorsi post campionati italiani”. Il Comitato si chiede come mai si continua ad adottare certe strategie dimostratesi già perdenti in passato: “La storia di questi giochi – prosegue la lettera – dimostra che è già difficile mantenere un certo trend con i migliori palinsesti della serie A ( gli introiti si dimezzano quando è presente la sola serie B), figurarsi poi il proporre palinsesti con partite di campionati esteri che nessuno segue e con partite delle Nazionali che il mercato preferisce generalmente giocare con la modalità “Scommesse”. E’ ormai assodato che nel campo dei giochi è la qualità del prodotto, e non la quantità, che ne determina il successo, come è la qualità degli operatori e assuntori del gioco e non la quantità dei punti vendita, che determina la promozione dei giochi stessi presso i consumatori. La troppa quantità, sia dei giochi che dei punti gioco, porta sia disaffezione del consumatore di gioco che polverizzazione economica per i ricevitori, aumentando il fenomeno della “cannibalizzazione”. tra i giochi. Questo diventa inevitabile in un sistema come quello attuale ove non esiste la possibilità di una concorrenza reale che, diversificando i prodotti, li renda diversamente appetibili alle diverse tipologie di consumatori”.

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