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Poker & Casinò

11/11/2013 | 09:12

Poker, alle Wsop le tasse si "mangiano" 10 milioni di dollari

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poker alle wsop le tasse si mangiano 10 milioni di dollari

ROMA - Hanno vinto cifre da capogiro alle World Series of Poker, ma ora devono fare i conti con il fisco. Dopo i festeggiamenti per aver centrato l'obiettivo di una vita, i finalisti delle Wsop devono dare conto, chi più, chi meno, all'ufficio delle tasse, ciascuno nel proprio Paese. Il vincitore del torneo, Ryan Riess, è quello che dovrà pagare di più all'IRS, il fisco statunitense. Circa il 42% di quanto ha vinto: quindi gli 8,3 milioni di dollari diventeranno 4,8. Identico il destino di Jay Farber, arrivato secondo e statunitense pure lui: ha vinto 5,1 milioni, ne incasserà "solo" 3,1. La diversa provenienza dei player, poi genera anche qualche piccolo paradosso. Ad esempio succede che Sylvain Loosli, il francese arrivato quarto ma residente in UK, a causa della più agevole legislazione britannica, guadagni più del terzo classificato, l'israeliano Amir Lehavot. Per Loosli l'incasso netto sarà uguale al premio assegnatogli (circa 2,8 milioni di dollari) mentre il suo collega vedrà scendere l'assegno da 3,7 a 2,1 milioni.  In totale, facendo i conti in tasca a tutti e nove i finalisti, i diversi uffici del fisco si prenderanno poco meno di un terzo dei contanti assegnati al final table. Circa 9 milioni di dollari su un montepremi da 25. AG/Agipro

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