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20/03/2014 | 17:11

Privatizzazione Casinò, Orsoni (Sindaco Venezia): "Operatori internazionali interessati a casa da gioco"

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ROMA - "Al momento abbiamo ricevuto degli accessi alla data room ma ciò non necessariamente si traduce in un'offerta. E', tuttavia, evidente un interessamento da parte delgi operatori internazionali e attendiamo il mese prossimo per tirare le somme". E' quanto ha dichiarato ad Agipronews il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, in merito al bando per la privatizzazione del casinò, a margine del convegno sulle smart cities organizzato dall'Anci alla Nuova Fiera di Roma.

"Con l'introduzione delle slot nei bar per le quattro case da gioco italiane sono cambiati gli scenari. - ha evidenziato Orsoni - Bisogna passare dai casinò tradizionali, dunque provinciali, e con un territorio limitato, a case da gioco di respiro internazionale. Il bando di gara per la privatizzazione si inserisce in questa strategia". "E' necessario - ha aggiunto - inserire il Casinò di Venezia all'interno di un network mondiale, così da innalzare il livello dell'offerta di gioco e ampliare il mercato".

Sulla questione dei lavoratori, con i quali la casa da gioco ha firmato un protocollo che esclude i licenziamenti per i prossimi sette anni, Orsoni ha specificato: "Sicuramente questo è motivo di freno per chi vuole subentrare alla gestionde della casa da gioco, ma per far partire la gara è stato necessario ottemperare a diverse esigenze, tra cui quella dei lavoratori".

In merito alle ordinanze no slot e ai provvedimenti restrittivi che molti Comuni italiani stanno portando avanti il sindaco di Venezia ha, poi, concluso: "Sono favorevole a ogni tipo di iniziativa che limiti il gioco delle slot machine nei bar, ma non è in questo modo che possiamo risolvere i problemi delle case da gioco. Per battere la concorrenza è necessario alzare il livello con l'ingresso in un network mondiale".

A fine febbraio il termine di chiusura del bando per la privatizzazione della gestione della casa da gioco è stato posticipato dal 17 marzo al 18 aprile. Il bando di gara prevede il versamento nelle casse comunali di un importo fisso pari a 140 milioni di euro nei primi due anni e  un minimo garantito di 11 milioni di euro l'anno per i successivi 28 anni, per un totale di ulteriori 308 milioni. Tra i requisiti richiesti c'è il mantenimento dell'attuale organico distribuito tra Ca' Vendramin Calergi e Ca' Noghera. Le società che vorranno gestire il Casinò dovranno aver realizzato nell'ultimo triennio (2010-2012) un fatturato specifico medio annuo non inferiore ai 202 milioni di euro. Il criterio di aggiudicazione si baserà sull'offerta economicamente più vantaggiosa, sia in termini di rialzo sull'importo iniziale che su quello variabile. Saranno premiati gli investimenti, che dovranno avere un programma dettagliato sugli interventi mirati al miglioramento e allo sviluppo della casa da gioco, così come le modalità di utilizzo e promozione del marchio Casinò di Venezia. CR/Agipro 

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