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Slot & Vlt

01/09/2004 | 16:21

CONCESSIONARI SLOT: GRANE GIUDIZIARIE PER IL GRUPPO FRANCO IN USA E ARGENTINA

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concessionari slot grane giudiziarie per il gruppo franco in usa e argentina
(n.t.) Il gruppo spagnolo Franco, un piccolo impero nel mondo dei giochi, è apparso a giugno – attraverso la Franco Distribution S.A. - al quinto posto della graduatoria dei dieci provider incaricati dai Monopoli di Stato di attivare e gestire la rete telematica degli apparecchi da intrattenimento. Qualche mese dopo, lo stesso nome finisce “impigliato” in una brutta vicenda di arresti e gravi sospetti negli Stati Uniti e in Argentina. Secondo quanto riferito da diversi organi di stampa internazionali, qualche giorno fa il vicepresidente del gruppo Franco – Joaquin Franco Perez – è stato arrestato in Arizona con l’accusa di corruzione. L'imprenditore è poi comparso nelle ultime ore davanti ai giudici accompagnato da due legali e, secondo quanto hanno riferito i portavoce della compagnia, ha ottenuto la libertà dietro il pagamento di una cauzione di un milione di dollari: l’appuntamento è già stato fissato al prossimo 5 ottobre davanti a John Foreman, del tribunale Superiore della Contea. Il giudice ha deciso di non bloccare il passaporto di Franco, ritenendo la non sussistenza del rischio che l'imputato lasci il Paese prima della sentenza. L’autorizzazione rilasciata per l'istallazione delle slot della Recreativo Franco nel casinò dell'Arizona sarà peraltro revocata, dal momento che tale documento, secondo l'accusa, sarebbe stata ottenuta grazie all'offerta di un posto di lavoro presso la società ad un funzionario statale. Perez avrebbe infatti offerto ad un funzionario statale, Daniel Muller, un importante ruolo all'interno della sua compagnia, la Recreativos Franco USA, allo scopo di agevolare l'autorizzazione per istallare le slot prodotte dalla Franco all'interno dei casinò dell'Arizona. Daniel Muller, che rischia oggi tre anni di carcere, aveva lavorato per l'ufficio statale che si occupa di gioco d'azzardo per 20 anni mesi annunciando di voler lasciare l'incarico appena una settimana dopo il rilascio dell'autorizzazione alla Ricreativo Franco USA. A causa dello scandalo, appare prevedibile che la vicenda avrà forti ripercussioni su tutte le altre richieste di autorizzazione ad operare che sono state presentate nei diversi distretti degli Stati Uniti. E mentre i legali del Gruppo Franco sono impegnati a risolvere il “caso Perez”, un nuovo scandalo potrebbe vedere coinvolta la Codere, di cui il 50% è proprietà della compagnia madrilena, in Argentina. Un giudice federale di Buenos Aires ha deciso di inviare in Spagna una commissione politica per completare le investigazioni su un presunto contrabbando di macchine da intrattenimento di tipo b, ovvero di macchine a vincita. Secondo quanto pubblicato in questi giorni dalla stampa spagnola e ripreso dal sito Jamma.it, il giudice Tiscornia avrebbe ordinato l’invio della commissione speciale per verificare se le macchine che esporta la Codere S.A. vengono importate illegalmente in Argentina. Cosa accadrà al gruppo in campo internazionale, Italia compresa, resta tutto da decifrare: già qualche anno fa la Dia italiana investigò sulle attività e i legami del gruppo Franco, che adesso si presenta come concessionario nel settore degli apparecchi da intrattenimento.

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