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Slot & Vlt

22/09/2005 | 14:48

MOSTRA “NEW SLOT”-GIOVANNI RICCI NOVARA (FOTOGRAFO): “LE SLOT RACCONTANO LA STORIA DI UN PAESE”

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(s.p.) BOLOGNA - “Ho sempre trovato affascinanti le slot machine, non solo per le loro forme e per i loro ingranaggi a tratti molto preziosi, ma anche perché sono emblematiche del modo in cui intere generazioni si sono rapportate al concetto di sorte”. Con queste parole, il fotografo Giovanni Ricci Novara commenta ad Agipro la sua mostra fotografica intitolata “New Slot” che verrà presentata stasera, in occasione del ProGame Show, presso il TA MATETE di Bologna e che è stata promossa da Aams in collaborazione con FMR-ART’E’. “Ho fotografato circa una settantina di slot appartenenti alla ricca collezione privata di Jean Claude Baudot, un anziano amatore che vive nel Sud della Francia, vicino Perpignan – dichiara Novara. Le ho osservate con la stessa curiosità di un bambino che entra in un Luna Park e ho cercato di restituirne la fiaba, senza alcun pregiudizio. Le slot, infatti, lungi dall’essere dei semplici giocattoli per ingannare il tempo, sono dei gioielli da guardare con gli occhi dell’anima, in grado di raccontare in maniera trasversale la storia di un Paese”. A questo proposito, Novara cita una delle slot che ha amato fotografare e che è contenuta nel volume “New Slot”: un apparecchio che rappresenta la vittoria del pugile francese Georges Carpentier che, nel 1914, ha conquistato il titolo di campione di pesi massimi. “La slot in questione – precisa Novara - è una vera e propria scultura cubista che esalta la vittoria del pugile e dà risonanza all’entusiasmo che animava lo spirito dei francesi dell’epoca”.
Gli apparecchi d’intrattenimento immortalati da Giovanni Ricci Novara hanno una diversa datazione e vanno dagli inizi del ‘900 fino al secondo Dopoguerra. “Le slot sono cambiate nel corso degli anni - precisa - così come si sono modificati i concetti di gioco e di destino presso le società. Gli apparecchi più antichi hanno un sapore decisamente più naif: ad esempio, alcuni prevedevano, tramite l’inserimento di una moneta, il nome del futuro sposo/a oppure la presunta ora della morte del giocatore; altri – prosegue – erano addirittura in grado di trasmettere una piccola scossa elettrica, allo scopo di ricaricare l’energia psicofisica dell’appassionato giocatore. Ad ogni modo – conclude - tutte le slot rappresentano un mondo che mi sono divertito a esplorare e che spero potrà essere gustato dallo spettatore con lo stesso incanto”. Da oltre 15 anni attivo nel mondo della fotografia, Giovanni Ricci Novara ha poi confidato ad Agipro “Credo che dopo questa mostra andrò a Las Vegas: dopo averle fotografate, vorrei anch’io poter giocare con le slot machine. Del resto, sono sempre stato un patito del gioco, anche se in passato ho frequentato solo i tavoli dei Casinò e gli ippodromi. Tuttavia, mi considero un giocatore atipico, dal momento che credo di essere più affascinato dalla perdita che dalla vincita”.

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