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Slot & Vlt

13/05/2008 | 17:25

NEW SLOT: A MARZO "FLOP" DELLE ENTRATE DERIVANTI DAGLI APPARECCHI DA INTRATTENIMENTO

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new slot a marzo flop delle entrate derivanti dagli apparecchi da intrattenimento
(a.c.) ROMA - Secondo i dati forniti dal Ministero delle finanze, nel periodo gennaio-marzo 2008 gli apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro hanno generato entrate per lo Stato pari a 489 milioni di euro, con una flessione del 13,5% rispetto allo stesso periodo del 2007, quando i milioni raccolti erano stati 565.
A causare l'andamento al ribasso del settore più in crescita di questi ultimi anni, le entrate del marzo scorso, attestatesi a 90 milioni di euro, la peggiore performance dell'ultimo triennio. Il calo delle entrate rispetto allo scorso mese di febbraio è stato infatti di 80 milioni di euro (-47%). Le stime relative alla raccolta complessiva del settore new slot indicano che nel solo mese di marzo questa sarebbe stata di 750 milioni di euro.     PUCCI (PRES. AS.TRO): "CALO DELLE ENTRATE EFFETTO DIRETTO DI UNA VISIONE ERRATA DEL GIOCO"
 
(a.c.) ROMA - Il crollo è verticale e manifesto. La peggiore performance delle entrate derivanti dal settore new slot dell'ultimo triennio si è manifestata senza troppe avvisaglie. Improvvisamente.
Il dato, reso noto dal Ministero dell'economia e delle finanze non lascia dubbi: a marzo 2008 le entrate provenienti dal settore apparecchi da intrattenimento è stato di 90 milioni, 80 in meno rispetto a febbraio, 139 se si considera il mese di gennaio.
Mentre si attendono i dati consolidati del mese di aprile, le associazioni di categoria dicono la loro.
"L'utente finale dei nostri apparecchi non conosce certo i tempi di entrata in vigore di leggi e regolamenti, ne sa quali traversie attraversi il settore - ha dichiarato ad Agipronews il presidente di Assotrattenimento, Massimiliano Pucci - ho l'impressione che i media abbiano calcato eccessivamente la mano con il mondo dei giochi, creando il solito 'mostro'; l'unico commento possibile è che questi ne siano gli effetti diretti".
Per il presidente Pucci, il problema principale resta la totale assenza di comunicazione del settore: "La verità è che il nostro comparto difetta di comunicazione, elemento senza il quale è imposssibile far passare il concetto che dietro al gioco - e quindi dietro alle nostre aziende - non c'è la criminalità organizzata, bensì normali imprenditori che portano avanti aziende sane".
Decisivi saranno comunque i prossimi mesi, attraverso i quali si riuscirà a stabilire se si tratti vera crisi o meno: "Attendiamo, ovviamente, dati che possano confermare una controtendenza rispetto al dato di marzo: ma ritengo che una nuova partenza possa essere incentivata dalle associazioni, se sapranno lavorare sugli aspetti legati alla comunicazione".  
PARLATI (DIR. GEN. ACMI): "PER IL SETTORE FRENATA FISIOLOGICA, ATTENDIAMO I PROSSIMI MESI PER AVERE CONFERME O SMENTITE"
 
(a.c.) ROMA - "Il settore è cresciuto di anno in anno senza mai una sola battuta di arresto: ritengo che i dati relativi alle entrate del settore new slot nel mese di marzo indichino - almeno per il momento - una frenata fisiologica".
A parlare per l'Associazione costruttori macchine da intrattenimento (Acmi), è il suo direttore generale, Gennaro Parlati, che ad Agipronews inoltre dichiara: "Credo che vada valutato con una certa attenzione anche il periodo di transizione che stiamo vivendo un pò tutti, che vede il passaggio dagli apparecchi di vecchia generazione (comma/6 n.d.r.) a quelli di nuova generazione (comma 6/a)".   
Resta, comunque, il dato oggettivo a indicare qualcosa di più di una semplice flessione: "Ritengo - conclude Parlati - che per fare delle valutazioni più accurate si debbano necessariamente attendere i dati relativi al trimestre successivo a quello preso in esame, questo perchè il solo dato mensile potrebbe trarre in inganno".   LOTTO: DA GENNAIO A MARZO RACCOLTA A 1,5 MILIARDI   (c.r.) ROMA - Nel primo trimestre 2008 la raccolta complessiva del Lotto è stata pari a 1,5 miliardi (per l'esattezza 1.486 milioni di euro), come reso noto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, un dato in calo di 115 milioni, ovvero del 7,2%, rispetto a quanto totalizzato nell'analogo periodo del 2007. La spiegazione va ricercata nel minor numero di ritardatari presenti nel primo trimestre 2008, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

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