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Slot & Vlt

26/10/2009 | 13:19

NEW SLOT – PUCCI (ASTRO): “DAI MONOPOLI UN RICONOSCIMENTO AUTOREVOLE PER I GESTORI”

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 (p.g.) La revisione del Prelievo Erariale, una maggiore competitività delle New Slot, una legislazione adeguata che riconosca e tuteli il gestore. Sono alcune delle proposte di Astro per il settore delle New Slot, che vive un periodo delicatissimo. “Come sempre”, potrebbe aggiungere qualcuno. Affidarsi a pronostici pessimisti è facile e sembra uno “sport” diventato abbastanza di moda. C'è chi invece ritiene il futuro non ancora scritto. “Abbiamo raccolto una eredità pesantissima, ma la voglia di lavorare e di far crescere il settore non è mai mancata, e finalmente il nostro ruolo viene riconosciuto come fondamentale per il comparto”. Massimiliano Pucci, presidente di Astro, trova una sponda favorevolissima nel recente intervento in Commissione Finanze di Raffaele Ferrara: il Direttore Generale di Aams ha preannunciato di voler proporre una disciplina ad hoc, ancora non prevista, per i gestori, ritenuti “soggetti importanti nella filiera dei giochi”.
“Si tratta di un riconoscimento autorevole che sgombra il campo anche da alcuni recenti malumori di chi si lamenta per la poca attenzione – prosegue Pucci – ricordiamo da dove siamo partiti.
Nel 2007, quando abbiamo costituito Astro, la figura del gestore era assolutamente non considerata e non prevista. Chi oggi strilla più forte fino a qualche anno fa ricopriva cariche importanti in associazioni di settore. Quelle associazioni che gridavano vittoria per una legge che cancellava la figura del gestore, che poneva il Preu al 15%, che obbligava il “fantasma gestore” a cambiare macchine un giorno sì e l'altro pure, che faceva acquistare le slot senza la titolarità del nulla osta, come avveniva nell'Unione Sovietica degli anni '70. Questa è l'eredità che ci hanno lasciato gli “strilloni” che oggi si ergono a paladini del gestore”.    “I NOSTRI OBIETTIVI: PREU PIU' BASSO E MACCHINE PIU' COMPETITIVE”
 (p.g.) Le difficoltà affrontate da Astro e dall'intero settore non si fermano certo qui: l'eredità “pesante” comprendeva anche la gestione del caso “black slot” e quello che Pucci definisce come “un vero e proprio “blitz”: a dicembre dello scorso anno, quando per la prima volta si è parlato di introdurre le VLT in Italia, la prima proposta era di sostituire l'intero parco macchine, facendo “tabula rasa” dell'intero comparto, per buttarsi in un'avventura che ancora oggi – con i decreti tecnici in stand by a Bruxelles – presenta degli aspetti assai indefiniti”.
“Da due anni e mezzo Astro si è impegnata a ricostruire questa figura, a tutelarla – prosegue Pucci - I punti fondamentali sono la revisione sia del Preu che dei parametri per rendere le macchine maggiormente competitive, abbassando lo “scalino” con le Videolotteries. Solo in questo modo si potrà garantire una maggiore liquidità per poter operare il cambio macchine e, una volta posizionati i nuovi apparecchi, tenerli sul mercato con una maggiore stabilità: oggi si reinveste di continuo, ma la liquidità si fa sempre minore. E' necessario un momento di riflessione che il Direttore dei Monopoli ha mostrato di voler condividere”.   “L'INGRESSO IN CONFINDUSTRIA TESTIMONIA DELLA CENTRALITA' DEL SETTORE”
 (p.g.) Una riflessione che può essere rafforzata anche dai numeri e dalle risorse che il settore ha garantito all'Erario, oltre 8 miliardi negli ultimi tre anni.
“Tutelare il comparto vuol dire anche fare la voce grossa, se necessario, ma con responsabilità: bisogna farsi carico del ruolo e degli oneri che abbiamo deciso di ricoprire entrando in Confindustria, mantenendo un dialogo costruttivo con il Governo”. Astro, insieme ad Acadi, Acmi, Federbingo ed a Giochi e Società, è infatti entrata nell'associazione che rappresenta il comparto industriale italiano.
“Siamo entrati consapevoli dei doveri istituzionali che comporta, ma non mancano le soddisfazioni: lo stesso Ferrara ha evidenziato come proprio il recente ingresso in Confindustria di alcune associazioni sia una prova di quanto l'intero comparto giochi sia divenuto centrale nel sistema economico nazionale. Di certo non sarà facile, ma la perseveranza non può che pagare”.

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