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20/07/2006 | 11:00

NEW SLOT: SI DIMETTE IL PRESIDENTE DI ASSOTRATTENIMENTO, AZZERATO IL DIRETTIVO DELL'ASSOCIAZIONE

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new slot si dimette il presidente di assotrattenimento azzerato il direttivo dellassociazione
(a.c.) - Sono destinate ad aprire una profonda analisi del settore dell’Automatico, le dimissioni del Presidente di Assotrattenimento, Mario Negro, che ha guidato l’associazione in un momento di radicale trasformazione del comparto. Con le dimissioni di Negro viene azzerato completamente il direttivo di Assotrattenimento, che affiderà quindi ad un “reggente pro tempore”, l’Avv. Massimiliano Pucci – già consigliere per l’Emilia Romagna -  questo periodo di transizione che terminerà di fatto con la convocazione, in dicembre, dell’Assemblea dei soci.
Il Presidente di Assotrattenimento ha affidato ad una lettera dai toni chiarissimi, le motivazioni della propria scelta: “La mia decisione irrevocabile – spiega Negro nella missiva - è il risultato di un percorso di riflessione e meditazione sullo stato del settore dell’Automatico, o, meglio, sul processo di trasformazione che ha interessato la figura del noleggiatore negli ultimi tre anni”.
Mario Negro rivela che le sue dimissioni “non sono un atto polemico, ma la logica conseguenza del dolore provato dopo aver assistito tanto alle vicissitudini e vessazioni a cui il gestore è stato sottoposto, quanto all’impossibilità per l’Associazione di ottenere un’inversione di tendenza di detto stato di fatto”.
Dimissioni polemiche no, dichiara Negro, ma certo motivate da una serie di appuntamenti perduti o rivelatisi solo un passo indietro nelle politiche sindacali dell’associazione come il decreto sui “Terzi incaricati della raccolta”, e più recentemente il decreto “Bersani”: “Nel c.d. decreto legge Bersani – si legge nella lettera di dimissioni di Mario Negro - è solare l’intento di ghettizzare il gioco a premio con vincita in denaro all’interno di punti professionali gestiti direttamente dai soliti Concessionari ‘a offerta plurima di giochi pubblici’, estromettendo dal contesto i nostri soci in affari, ovvero quei pubblici esercenti che, nel bene e nel male, hanno condiviso con noi uno spirito di innovazione e di sacrificio che meritava ben altre ricompense. Nel decreto direttoriale dell’Amministrazione dei Monopoli, poi, si arriva all’autentico esproprio delle aziende, imponendo l’alternativa tra la rinuncia al gioco lecito e la cessione a terzi dell’attività, ovvero delle quote della società”.
Parole durissime sull’operato dell’attuale Governo e sulle scelte applicative dei Monopoli di Stato.

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